Data: 31/12/2006 - Anno: 12 - Numero: 4 - Pagina: 33 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Il presidente de La Radice ed io abbiamo avuto il piacere di partecipare, il 23 dicembre u.s., ad un interessante convegno nei locali della Comunit Montana di Isca Marina. Nel corso dei lavori sono stati ufficialmente presentati i risultati di una ricognizione e di uno scavo archeologico in localit Ptina e Zagglie del territorio iscano, allo scopo di tentare di portare alla luce testimonianze materiali del nostro passato. Testimonianze che sono venute in superficie, se non proprio abbondanti, almeno abbastanza numerose da giustificare largamente lintervento. stato perci possibile ammirare, in quella sede, non pochi reperti: in parte recuperati in passato da privati: lucerne, mattoni, parti di anfore, pesi da telaio e... qualche interessante scritta e marchio di fabbriche di laterizi, estremamente utili per una prima decifrazione cronologica. Ad illustrare i documenti rinvenuti ed a parlare di scavi, di archeologia, di restauro e di conservazione... nostre autorevoli personalit, pubbliche e private: funzionari, professionisti, volontari con la passione della ricerca... Un esempio, noi diciamo, da imitare, l dove si riuscisse. Linstancabile ricercatore Marziale Mirarchi, che al Convegno ha tratteggiato importanti segmenti di storia di Isca, ha a suo tempo indicato i siti da scandagliare. La Signora Angela Maida, dinamica presidente del Gruppo Acheologico Paolo Orsi di Soverato, ha parlato ai convenuti di passione e di gestione dello scavo e con quanti e quali volontari ha operato. La signorina Bianchi, direttrice della campagna, ha illustrato tecniche ed operazioni del lavoro di ricerca in fase progettuale e concreta. Il restauratore Pino Mantella, che opera ormai in ogni parte del mondo, da Badolato a Roma a Malta in Cina..., ha tenuto una lezione di restauro conservativo ed ha sottolineato, in particolare, che non basta scavare ma che bisogna essere certi di possedere le energie per conservare e gestire la conservazione e la fruizione. Il dottore Spadea e la dottoressa Iannelli, funzionari della Soprintendenza della Calabria, hanno tra laltro parlato di difficolt, anche di tipo economico, del perch hanno avuto fiducia in questa operazione e dello sperabile futuro archeologico di questa nostra zona. Lapertura e la chiusura del Convegno sono toccate al giovane Sindaco di Isca Pierfrancesco Mirarchi, che ha finanziato gli scavi (quindicimila euro, ha detto), ha assicurato il supporto logistico nelle due settimane di operazioni, ha organizzato (chi per lui) linteressante Convegno terminato con un ricco buff. In modo conciso, chiaro e determinato, il Sindaco ha chiuso i lavori dicendo che, nonostante le difficolt in cui versa il suo come ogni altro piccolo nostro Comune, ha finanziato lo scavo perch convinto che linvestimento migliore quello che si fa per la cultura. Ha poi detto che a questa campagna -lui simpegna- ne seguiranno altre. Ha dichiarato, infine, che il prezioso materiale recuperato trover collocazione in un Museo che avr sede in Isca Superiore, nel palazzo Leuzzi, di propriet del Comune ed attualmente in fase di ristrutturazione e di restauro. Un incontro, quello al quale abbiamo avuto il piacere di partecipare, che ha evidenziato, oltre che capacit organizzativa, professionalit e competenza, disponibilit e volontariato, impegno e coraggio anche da parte delle pubbliche Istituzioni. Un esempio, ancora, di come talune potenzialit esistenti nel territorio non solo non bisogna lasciarle inascoltate, ma vanno intelligentemente oltre che doverosamente supportate, al fine di consentirne lesplosione, loperativit e quindi la produzione di beni che sono poi della Collettivit. Un lavoro edificante -ci siamo detti rientrando, il presidente de La Radice ed io- Il materiale antico, procurato o regalatoci, di cui gi disponiamo in Badolato, potrebbe aver finalmente trovato la sua collocazione: il Museo di Isca. |